Abbiamo chiesto a Caterina Corti, ultra trailer aretina, di raccontarci come è andata la sua Porte di Pietra, valida per i campionati italiani di Trail, corsa il 16 maggio 2021. Le Porte di Pietra si svolge a Cantalupo Ligure su un percorso di 72km con 4490m di dislivello positvo (D+).

Per conoscere un po’ meglio Caterina, leggete la nostra Scheda&Bio su di lei e ascoltate l’intervista fatta il 21.10.2021

Caterina alle Porte
Foto gentilmente concesse da Caterina Corti

La gara l’avevo preparata bene perché ci tenevo molto. La stagione era partita in maniera positiva con la vittoria alla Ronda Ghibellina (70km con 3500 D+) ed il terzo posto all’EcoTrail di Firenze (65km con 2200 D+). Purtroppo ho avuto un problema di infiammazione al tendine che mi ha costretto al fermo post Ronda per qualche settimana ed ha rallentato la preparazione. Il problema non è ancora completamente risolto per cui la gara di domenica non è andata come speravo. Sono comunque contenta di aver partecipato ed essermi confrontata con le migliore atlete in campo nazionale ed internazionale perché credo fermamente nel confronto e nell’esserci senza avere rimpianti: un tentativo rinunciato è una possibilità persa.

Durante la corsa la parte più dura è stata stranamente all’inizio quando, nei primi km, un brutto dolore al quadricipite della coscia sinistra mi ha costretta a frenare per evitare il peggio. L’allarme è rientrato nei primi 12 km, quando però le prime donne erano già andate avanti. Da qui la cosa più difficile da superare è stato lo sconforto per una partenza poco positiva. Come in tutte queste situazioni accade, però, ho tirato fuori la grinta e, come dico io, “ho iniziato a correre con la testa”. Alla fine mi sono classificata nona italiana e ho conquistato l’argento di categoria master. Purtroppo, però, tutto questo ancora non basta per ottenere il pass verso il sogno della Nazionale.

Caterina corre

Di questa esperienza mi restano diverse cose, diversi sentimenti, in particolar modo la fierezza di esserci stata, di aver lottato, di non aver mollato. Sicuramente mi resta anche la consapevolezza della “salita ” che ho davanti per realizzare il sogno della maglia azzurra, ma mi resta ancora più forte la voglia di crescere e di crederci. Senza questi due ultimi desideri, non si va da nessuna parte. Crederci sempre vale il 50% dell’allenamento fisico.

Sono ancora in fase di definizione obiettivi post Le Pietre, non escludo gare in alta montagna, ma ancora devo parlarne con i miei coach di Trail Running Movement. Ci tengo a sottolineare il mio profondo ringraziamento per il supporto costante ai miei coaches TRM e al mio sponsor CIMALP.