Lucy Bartholomew

Lucy Bartholomew, australiana, 25 anni, ha iniziato la sua avventura nel mondo delle ultramaratone nel 2012, quando aveva appena 15 anni. Per lei era un modo per passare del tempo con il padre, anche lui ultramaratoneta così, quando il padre decide di partecipare a una 100km, Lucy inizia ad allenarsi insieme a lui e insieme finiscono la Surf Coast Century 100 km (AUS) in 12h13’25”. L’anno dopo termina la stessa gara in 9h36’22” e da allora non si è più fermata, nonostante le inevitabili critiche per la giovane età. Diventa presto un’atleta professionista con grandi sponsor alle spalle imponendosi anche sulla scena internazionale. Nel 2018 corre 15 ultra – piazzandosi prima donna in 8 di queste – ed esordisce nella 100 miglia, arrivando terza alla Western State 100 Miles Endurance Run (USA).

Nel 2019 ritenta la Western State ma questa volta, sfortunatamente, le cose non girano come dovrebbero ed è un primo segnale che qualcosa non va. Si rende presto conto di aver chiesto troppo a sé stessa e al suo corpo: ha perso peso, il ciclo è saltato, inizia ad avere qualche dolore sparso e il desiderio di correre sta venendo meno. Capisce, con grande lucidità, che è arrivato il momento di rallentare, di prendere fiato per poi ritrovare quella passione per la corsa che da giovanissima l’aveva portata a correre distanze lunghissime a dispetto di tutto e tutti. E’ consapevole del fatto che la sua giovane età le consente di prendersi questa pausa in tutta tranquillità. Poi arriva la pandemia che, in questo senso, l’aiuta.

Qualche giorno fa, tra il 1 e il 3 aprile 2021, Lucy ha corso sul Larapinta Trail, lungo 231km, mettendo alla prova il suo corpo, ma questa volta come “atto d’amore e non come un danno auto-imposto”; lo ha fatto con il supporto di un gruppo di amici, senza la pressione del pettorale e dei tempi.

Lucy è molto attiva su Instagram e questo è il suo profilo: @lucy_bartholomew

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